martedì 17 settembre 2013

ASPETTANDO LA CHIAMATA DI MASTERPIECE

Carlotta Borasio a Roma per il provino di Masterpiece
Quando abbiamo sentito che si RaiTre lanciava questo nuovo Talent per scrittori io e Andrea ci siamo guardati un po’ perplessi. Poi ci abbiamo pensato bene e ci siamo detti perchè no? Potrebbe anche funzionare. E poi per una volta, portare la scrittura e i libri in TV in un contenitore così moderno. Ne parliamo da editori più che altro (Carlotta Borasio e Andrea Malabaila sono i direttori editoriali di Las Vegas Edizioni). Andrea ha già pubblicato (in libreria con Revolver, Booksalad Edizioni) ed è fuori dai giochi, con suo grande rammarico. 

Poi Andrea se ne esce con un "Provaci tu".

Accolgo la proposta con un sopracciglio alzato. L’unica cosa che avevo quasi pronta era una specie di Urban Fantasy. Figurati se va bene per un concorso così serio. Massì, è solo un gioco. Figurati se mi prendono.

Finisco le ultime correzioni. La scadenza per compilare il form e inviare il manoscritto è fine agosto. Il 16 di agosto siamo davanti al PC per capire cosa infilarci in sto form: le domande spaziano dai gusti letterari (autori preferiti, libri preferiti) alle questioni personali (il tuo più grande difetto, il tuo più grande pregio). Poi curriculum, due foto, manoscritto e video (opzionale). 

Andrea insiste per fare il video. Secondo lui essendo una trasmissione televisiva può darmi una chance in più. Un video bruttastro, molto fatto in casa, con una macchinetta fotografica che fa quello che può, buona la prima e via. 

Ci mette una vita a caricare tutto. Poi sembra che l’invio sia andato a buon fine.

Per un po’ non mi preoccupo di quello che potrebbe succedere. Quanto possibilità ci sono che mi chiamino? Magari la candatura non è andata nemmeno o buon fine. 

Poi faccio l’enorme errore di iscrivermi alla pagina ufficiale della talent. Stavano cominciando a chiamare, ma soprattutto cominciavano a girare le voci più bizzarre. Cominciano anche a piovere le critiche sul format (che di fatto ancora non esiste), sulla spettacolarizzazione della letteratura (Che poi, possiamo definirla letteratura?), sul fatto che questa cosa devasterà il mondo dell’editoria (Ah sì? Pensavo che fosse la gente che non legge a devastare il mondo dell’editoria). 

Insomma comincio a pensarci davvero alle implicazioni che può avere una programma così. E soprattutto comincio a sentirmi in ansia a leggere quanta gente sta ricevendo la famosa telefonata dalla redazione, ma mi ripeto che sono una su 5000: figurati se chiamano me, proprio me.

Il 6 settembre, alle 12,59, mentre ero in biblioteca per studiare l’ennesimo esame ecco che squilla il cellulare. Non è un numero che conosco e non è un numero fisso.

Schizzo fuori pensando che sia qualcosa che riguarda la famiglia, magari qualcosa di grave. E invece.

“Pronto?”
“Ciao, sono Sara.”
“...”
“Ti chiamo da Masterpiece.”

Lì non sapevo se mettermi a urlare o riattaccare e andare a nascondermi da qualche parte. Ho optato per un silenzio attonito. 

“Saresti disponibile per venire giù a Roma il 13 settembre per un provino.”
Roma? Ma non si facevano a Torino.
“Ehm, sì, o-ok.”
“Dovrai portare il tuo manoscritto stampato, quattro foto, un documento. Comunque ti mando una mail con tutti i dettagli.”
“O-Ok…”

C’è un attimo di silenzio. Forse la ragazza si aspettava che la mitragliassi di domande, ma francamente non sono proprio in grado. 


Quando riattacco mi vengono i brividi di paura ed eccitazione. E ora? Cosa devo aspettarmi?

A cura di Carlotta Borasio, seguite le sue avventure sul suo blo, L'albero di Camphora 


Carlotta Borasio é nata il 6 novembre 1986. E' laureata in Lettere e laureanda in Culture Moderne Comparate con una tesi in Lingua e Letterature anglo-americane. Collabora dal 2008 con Las Vegas Edizioni e si occupa dell'impaginazione, conversione digitale e cura la collana per giovani adulti Las Ceretzitas. Ha un blog personale secco come la salvia sul suo balcone.

Legge, scrive, ma soprattutto legge.







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